Terapia con Niacina e rischio di diabete di nuova insorgenza
Studi precedenti hanno suggerito che il trattamento con Niacina aumenta i livelli di glucosio nei pazienti con diabete mellito, e può incrementare il rischio di sviluppare malattia diabetica.
Una meta-analisi di dati da studi randomizzati ha cercato di confermare l’esistenza di una associazione tra la Niacina e il diabete mellito di nuova insorgenza.
Sono stati esaminati gli studi randomizzati controllati della Niacina, progettati principalmente per valutare i suoi effetti sugli endpoint cardiovascolari e sui marcatori cardiovascolari surrogati.
Sono stati inclusi studi con 50 partecipanti o più non-affetti da diabete.
Il periodo di follow-up medio è stato di 24 settimane o superiore.
In 11 studi con 26.340 partecipanti non-diabetici, 1.371 ( 725/13.121 assegnati a Niacina; 646/13.219 assegnati al controllo ) hanno avuto diagnosi di diabete mellito durante una media ponderata di follow-up di 3.6 anni.
La terapia con Niacina è risultata associata a un RR di 1.34 per il diabete mellito di nuova insorgenza, con limitata eterogeneità tra gli studi ( I2=0.0%, P=0.87 ).
Ciò equivale a 1 ulteriore caso di diabete per 43 soggetti inizialmente non-diabetici trattati con Niacina per 5 anni.
I risultati sono stati coerenti, indipendentemente dal fatto che i partecipanti abbiano ricevuto una terapia con statine ( P per interazione=0.88 ) o una terapia combinata con Laropiprant ( P per interazione=0.52 ).
In conclusione, la terapia con Niacina è associata a un moderato aumento del rischio di sviluppare diabete mellito, indipendentemente dalla terapia con statine o dalla terapia di combinazione con Laropiprant. ( Xagena2016 )
Goldie C et al, Heart 2016; 102: 198-203
Xagena_Cardiologia_2016