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Anno: 2016 - Labels:

I pazienti con diabete mellito che assumono beta-bloccanti e terapia intensiva per il controllo glicemico presentano una minore incidenza di eventi cardiovascolari


La terapia intensiva per il controllo glicemico è associata a una riduzione dell’incidenza degli eventi cardiovascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 in trattamento con beta-bloccanti.

Recenti studi avevano indicato che i beta-bloccanti possono ridurre l’influenza avversa dell’ipoglicemia e ridurre le aritmie e i decessi associati all’ipoglicemia.

E’ stata condotta un'analisi post hoc dei dati riguardanti i partecipanti allo studio ACCORD ( Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes ) con l’obiettivo di valutare i rischi di eventi cardiovascolari, la mortalità per qualsiasi causa, e la mortalità cardiovascolare nei 3079 pazienti diabetici trattati con beta-bloccanti, rispetto ai 7.145 che non avevano assunto i beta-bloccanti.

Nei pazienti trattati con beta-bloccanti, i tassi di eventi cardiovascolari cumulativi sono risultati significativamente più bassi con la terapia intensiva rispetto alla terapia standard ( hazard ratio, HR=0.81 ).
La differenza non è risultata significativa nei pazienti non-trattati con beta-bloccanti ( HR=0.92 ).

I tassi di eventi cumulativi per la mortalità per qualsiasi causa e per la mortalità cardiovascolare nei pazienti trattati con beta-bloccanti non erano significativamente differenti tra la terapia standard e la terapia intensiva.

Nei pazienti non-trattati con beta-bloccanti, i tassi di eventi erano significativamente più alti con la terapia intensiva.
Per la mortalità per qualsiasi causa, il rischio ( hazard ratio ) è stato pari a 1.25 e per la mortalità cardiovascolare è stato di 1.43.

Un altro studio è necessario per confermare questi risultati. ( Xagena )

Fonte: Diabetes Care, 2016

Xagena_Cardiologia_2016