I run di complessi atriali prematuri sono comuni nei pazienti con ictus e sono percepiti come clinicamente non-significativi, ma il loro significato prognostico non è ben definito.
Uno studio ha indagato l'associazione tra run di complessi atriali prematuri nei pazienti con ictus ischemico e il rischio ricorrente di ictus ischemico / attacchi ischemici transitori ( TIA ) o la mortalità.

Lo studio ha incluso pazienti consecutivi ricoverati per un ictus ischemico nel periodo 2008-2011.
Sono stati esclusi i pazienti con fibrillazione atriale nota o appena rilevata.
I run di complessi atriali prematuri sono stati definiti come 3 o più complessi atriali prematuri di durata inferiore a 30 secondi durante le 48 ore di telemetria cardiaca continua tra i pazienti ricoverati.

I pazienti sono stati seguiti per 4 anni o fino al decesso, e sono stati stratificati in base alla gravità dell'ictus.

L'endpoint primario combinato era l’ictus ischemico ricorrente, il TIA o la mortalità.

Dei 565 pazienti inclusi nello studio, il 28% aveva run di complessi atriali prematuri.
I pazienti con salve di complessi atriali prematuri erano più anziani, di sesso femminile, e avevano sofferto di eventi ictali più gravi.

Durante il periodo di follow-up, 210 ( 37% ) pazienti sono andati incontro a recidiva di ictus ischemico / TIA ( n=73 ) o sono deceduti ( n=137 ).

Tra i 489 pazienti che avevano sofferto di ictus da lieve a moderato, i run di complessi atriali prematuri erano associati a recidiva di ictus ischemico / TIA o a mortalità ( hazard ratio, HR = 1.47; IC 95%: 1.06-2.04; P = 0.023 ).

In conclusione, i run di complessi atriali prematuri erano frequenti nei pazienti con ictus ischemico acuto e ritmo sinusale, ed erano indipendentemente associati a un aumentato rischio di recidive di ictus ischemico / TIA o morte nei pazienti con ictus da lieve a moderato. ( Xagena )

Vinther KH et al, J Stroke Cerebrovasc Dis 2016; Epub ahead of print

Xagena_Cardiologia_2016