← Indietro
Anno: 2016 - Labels:

Chirurgia della valvola aortica e/o mitralica eseguita tramite un approccio mini-invasivo nei pazienti con ipertensione polmonare


L'ipertensione polmonare ( PH ) nel contesto della cardiopatia valvolare del lato sinistro è comune, e aumenta notevolmente il rischio di morbilità e mortalità perioperatoria nei pazienti sottoposti a chirurgia della valvola aortica e/o mitralica.

La chirurgia valvolare minimamente invasiva è associata a una ridotta incidenza di complicanze perioperatorie, e a un recupero più veloce, se confrontato con la sternotomia convenzionale.

In uno studio, sono stati analizzati gli esiti di 569 pazienti con ipertensione polmonare, che sono stati sottoposti a chirurgia minimamente invasiva della valvola aortica e/o mitralica.

L’incidenza di mortalità operatoria è stata del 3.5%, mentre quella dell’ictus postoperatorio dell’1.4%.

La permanenza media in Unità di terapia intensiva e in ospedale è stata, rispettivamente, di 50 ± 14 ore e 7 ± 1 giorni.

I pazienti con grave ipertensione polmonare ( pressione arteriosa polmonare media maggiore o uguale a 40 mmHg ) hanno presentato una durata più lunga di ventilazione postoperatoria e di permanenza nella Unità di cura intensiva, rispetto all’ipertensione polmonare lieve o moderata, ma simili esiti clinici.

In conclusione, un approccio minimamente invasivo nella chirurgia della valvola aortica e/o della valvola mitrale nei pazienti con ipertensione polmonare è sicuro e fattibile, e può essere considerato una alternativa alla tradizionale sternotomia. ( Xagena )

Gosain P et al, Interact Cardiovasc Thorac Surg 2016; Epub ahead of print

Xagena_Cardiologia_2016